Serbatoi delle acque

Fra serbatoi di accumulo in quota e vasche di rilancio l’intero sistema acquedottistico è dotato di 28 punti di stoccaggio della capacità complessiva di mc. 10.000, che vanno dal serbatoio principale di Monte Illuminato, da mc. 4.000, al serbatoio di Magli

Impianti di Sollevamento ed Automatismo

Fra gruppi pompanti ad asse orizzontale e gruppi sommersi, attualmente si possono contare circa 90 macchine in funzione divise nei tre comuni gestiti, di diverse potenze e dimensioni, capaci di estrarre l’acqua dal sottosuolo e di risollevarla in piezometrica, comandate da moderni sistemi della nuova generazione.

Serbatoio sospeso

L’ evoluzione dei sistemi di trasmissione e comando, la particolare esperienza e cura con cui i tecnici addetti hanno costantemente seguito l’evolversi delle varie problematiche idriche, hanno portato alla realizzazione di un sofisticato sistema di telecontrollo, ideato e studiato nei primi anni “90” ed appaltato nell’anno 1988 con il “Progetto di interconnessione degli invasi al servizio del Capoluogo”.

Comprende un primo impianto di analisi, controllo, monitoraggio e automazione delle operazioni di miscelazione dell’acqua, utilizzava come primo sistema operativo il DOS, efficace e sicuro nella gestione delle comunicazioni, ma carente, rispetto alle più recenti generazioni, nella presentazione grafica e gestione archivi.

Nel corso degli anni con l’evoluzione dei sistemi si è avuto la conversione da sistemi Dos a sistemi Scada.

Wizcon è un software SCADA (Supervisory Control and Data Acquisition), ossia un software dedicato all’acquisizione ed alla visualizzazione di dati di processo da periferiche di automazione remota, basato su una serie di standard studiati in modo da costituire un sistema di supervisione accessibile ed intuitivo. L’accesso al sistema tramite l’utilizzo di pagine grafiche personalizzate consente l’utilizzo delle funzioni più complesse anche da parte di personale non addestrato all’uso di terminali informatici.

Compito di Wizcon è quello di scambiare, mediante l’invio di dati su uno o più vettori di comunicazione (ad esempio reti seriali, reti ethernet, fibra ottica, wireless, ecc), informazioni da più periferiche di automazione ed acquisizione (PLC, centraline, schede di acquisizione, ecc). Tali informazioni rappresentano l’andamento istantaneo e storico degli impianti sotto supervisione.

La raccolta e la memorizzazione centralizzata dei dati da parte del software SCADA permette di elaborare in vari formati le informazioni ricevute da più siti, per consentire un’analisi di tipo globale. In questo modo è relativamente semplice trarre indicazioni certe per l’ottimizzazione di tutte le fasi del processo.

Nel Dicembre 2001 il servizio evolveva su livelli di trasmissione superiori abbandonando i sistemi di comunicazione proprietari appropriandosi della tecnologia Wireless. Dall’analisi eseguita, risultava evidente che la tecnologia Wireless era la più conveniente, anche se allora, la meno conosciuta, ma poneva in essere un nuovo spirito di collegamento fra due postazioni remote, tale da garantire un nuovo impulso alla tecnologia del telecontrollo degli impianti.

Con lucida lungimiranza, ottemperando alle nuove norme statali in materia, tra le quali la liberalizzazione delle frequenze di trasmissione, il Servizio Acquedotto sposava appieno la nuova tecnologia, iniziando di fatto un percorso che vede oggi il controllo di tutti maggiori impianti attraverso ponti Wireless.

La particolare elasticità del collegamento, la capacità di questo di garantire un operatività diretta sulla macchina remota con l’ausilio di programmi SCADA, è risultato il volano dell’evoluzione di questa tecnologia nel settore acquedotto e negli ultimi tempi in altri settori aziendali.

Il 2008 ha visto la copertura completa del territorio di Fano, del Comune di Mondolfo e Monte Porzio e dei relativi impianti acquedottistici, diminuendo tempi di intervento, straordinari e un sostanziale miglioramento del Servizio.