Da dove arriva la nostra acqua
Il fiume Metauro
Il fiume Metauro e i suoi affluenti sono i principali fonti di approvvigionamento del nostro territorio. Complessivamente il nostro sistema idrico è composto da composto da n. 553 sorgenti e pozzi.
Qui l’acqua prelevata è per utilizzo idro-potabile, cioè destinata al consumo umano. Più avanti, lungo il fiume, gli sbarramenti hanno il compito di accumulare l’acqua ad uso potabile, idroelettrico e parzialmente agricolo.
Uno di questi sbarramenti è situato a Serrungarina, la diga di Tavernelle, utilizzato per produrre elettricità. A monte di questo impianto si trova quello di Fossombrone nel bacino di S. Lazzaro e prende il proprio nome dalla forra, una specie di piccola gola scavata dal fiume, che si trova poco distante. Da qui l’acqua attraversa una galleria e raggiunge la camera di carico, cioè una vasca enorme, dell’impianto idroelettrico di Ponte degli Alberi. Scende poi a valle verso l’impianto di potabilizzazione situato a S. Francesco di Saltara, per effettuare i trattamenti che rendono l’acqua del Metauro potabile. Attraverso una condotta lunga 27 km l’acqua trattata viene inviata ai Comuni di Saltara, Cartoceto, Montemaggiore, Fano, Pesaro, Montelabbate, Colbordolo, Tavullia, Gradara, Monteciccardo, S.Angelo in Lizzola, Mombaroccio, eccIII. Nella vallata del Foglia, parallela a quella del Metauro si trova l’invaso di Mercatale, dove una diga trattiene acqua destinata a uso umano, agricolo e idroelettrico.