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L’amministrazione realizza due progetti che tutelano la qualità delle acque e salvaguardano il nostro mare. Seri: “Con una visione europea abbiamo messo insieme competenza e tecnologia per due progetti che risolvono definitivamente il problema delle acque inquinate"

17 giugno 2021

L’amministrazione realizza due progetti che tutelano la qualità delle acque e salvaguardano il nostro mare. Seri: “Con una visione europea abbiamo messo insieme competenza e tecnologia per due progetti che risolvono definitivamente il problema delle acque inquinate"

FANO - Con i progetti “WATECARE” e “ASTERIS” l’amministrazione fanese e Aset S.p.A,  mettono fine al problema delle acque inquinate in mare, dimostrando una grande attenzione per le aree fluviali. Negli ultimi due anni sono state testate le opportunità legate alla sperimentazione, nei due principali alvei fluviali a nord e sud della città, di due buone pratiche di visione europea grazie alla collaborazione con prestigiosi soggetti scientifici italiani ed esteri, pubblici e privati. Due progetti che sono distinti ma non distanti.

Il primo, realizzato tramite di ASET S.P.A, ha lo scopo di migliorare la qualità delle acque di balneazione nell’area della foce del torrente Arzilla di Fano attraverso la costruzione di una vasca di contenimento delle acque reflue non depurate, in particolare in occasione di sempre più frequenti piogge a carattere torrenziale.

Il secondo, attraverso l’Ufficio Ambiente, si incentra sul monitoraggio e possibili piani di adattamento per il contenimento del fenomeno dell’intrusione salina nelle falde acquifere e negli alvei fluviali. Il progetto prevede l’analisi dello stato dell’intrusione salina nel bacino acquifero della costa, con un campionamento di pozzi ricadenti nell’area del lungo Metauro a diverse profondità. L’esito delle analisi dell’acqua dei pozzi, con l’applicazione di un modello numerico messo a disposizione dal CNR ha permesso di valutare e prevedere quale sarà l’andamento del tasso di intrusione salina nelle falde acquifere a causa dell’innalzamento delle acque del mare e conseguentemente di predisporre delle misure adeguate per evitare tale fenomeno.

“Oggi è una giornata storica. Annunciamo due esperienze importanti - spiega Seri - che si collocano in un contesto segnato dall’attenzione per le aree costiere e fluviali come dimostrano gli interventi voluti dall’Amministrazione comunale sui diversi ambiti tematici di riferimento sia per i contratti di fiume che quelli di costa. Il Comune di Fano è attualmente impegnato nella preparazione e gestione di progetti volti ad analizzare, prevenire e mitigare gli effetti del cambiamento climatico, riservando particolare attenzione alla tutela delle aree di costa e degli alvei fluviali come il Fiume Metauro e il Torrente Arzilla”.

“Sul fronte costiero - continua Brunori - è rilevante il fatto che per il 17esimo anno consecutivo la città di Fano si sia aggiudicata anche per il 2021 la Bandiera Blu,  in particolare per le fasce costiere di Fano Nord, Sassonia e Torrette. Sul fronte fluviale è da rimarcare la sottoscrizione del ‘Manifesto per un contratto di fiume del tratto medio e finale del bacino idrografico del Fiume  Metauro e del Torrente Arzilla’ del febbraio 2019. Inoltre ed in correlazione con il Contratto di Fiume, il Comune di Fano è già impegnato a difesa dell’area costiera nel rispetto ed attuazione del Piano di Gestione Integrata delle Zone Costiere (Piano GICZ) approvato nel dicembre del 2019. Ma già in precedenza il Comune di Fano aveva predisposto un Piano particolareggiato spiagge dichiarato conforme al primo Piano di gestione integrata delle aree costiere ai sensi dell’art. 13 comma 6 deliberazione amministrativa del Consiglio regionale n. 169/2005”.

Seri tiene particolarmente ad evidenziare “come le analisi e le valutazioni che sono state sviluppate nel corso di questi due progetti, oltre a rappresentare singolarmente delle opportunità significative per migliorare la gestione e tutelare la qualità della risorsa acquifera, consentiranno di delineare una strategia di riferimento di medio-lungo periodo in grado di affrontare le problematiche della qualità dell’ambiente marino e fluviale come ad esempio quelle legate al trasporto di nutrienti da parte dei fiumi attraverso la correlazione con l’impatto che le attività antropiche hanno a carico del mare”.

Paolo Reginelli, presidente di Aset S.p.A evidenzia lo sforzo profuso per la realizzazione della vasca di accumulo, rimarcando come “siano stati tanti gli ostacoli da superare per la realizzazione di quest’opera, vuoi per i tempi vuoi per le sue dimensioni. Ma anche per questo, per noi e per le aziende che hanno collaborato, ha rappresentato una grande occasione di crescita. Ora, grazie a questa vasca, possiamo garantire a cittadini e turisti una migliore qualità delle acque. È sempre stato questo il nostro grande obbiettivo, frutto di tanto lavoro e degli importanti investimenti fatti in questo settore ormai da diverso tempo".

ASTERIS e WATERCARE rappresentano due importanti interventi che rafforzano un più ampio e costante impegno dell’Amministrazione che mette al centro dell’iniziativa pubblica la manutenzione, la cura e la messa in sicurezza del territorio, di concerto con le comunità locali e le loro articolazioni, sviluppando un’azione continuativa di controllo e monitoraggio. In questo modo si favorisce lo sviluppo di turismo e pesca sostenibili, di economie agricole che consentano una maggiore qualità delle coltivazioni e politiche industriali che tutelino i corpi idrici del territorio.